Storia del corso

Nonostante sia uno dei principali sbocchi dell'indirizzo internazionale della Facoltà di Scienze politiche, ed anche se spesso i mezzi di comunicazione citano funzionari diplomatici italiani o stranieri nell'ambito dell'attualità delle relazioni internazionali, per molti studenti e neolaureati la carriera diplomatica spesso resta circondata da un alone di mistero. Non sempre, infatti, si percepisce il ruolo che il diplomatico è effettivamente chiamato a svolgere, e di conseguenza quali siano le capacità e le competenze necessarie per poter aspirare a questa carriera prestigiosa all'interno del Ministero degli Affari esteri.
Queste considerazioni sono tanto più veritiere se riportate alla fine degli anni Ottanta, quando in Istituto si cominciò a pensare ad un corso di tipo post - universitario che potesse fornire un valido supporto formativo ai giovani interessati al concorso diplomatico.

storia_01 In previsione di una professione che richiede la padronanza di diverse aree disciplinari, oltre che una capacità di aggiornamento continuo, l'accesso alla carriera diplomatica e consolare avviene in Italia a seguito di un impegnativo concorso che prevede il superamento di prove scritte in tre materie istituzionali, storia moderna e contemporanea, diritto internazionale pubblico, economia politica e politica economica, e di due prove di lingue, alle quali segue un esame orale. Come si vedrà più oltre, il concorso è stato oggetto di una recente riforma.

Già nella primavera del 1987 su interessamento del Ministro Andrea Mochi Onory, l'allora direttore dell'Istituto Diplomatico e sotto la direzione scientifica del prof. Giuseppe Porro, docente all'Università di Torino di Diritto diplomatico e consolare e di Diritto internazionale dell'economia e membro dal 1977 del Comitato scientifico dell'Istituto, si era svolto un primo breve corso di orientamento alla carriera diplomatica, rivolto a studenti e a neo-laureati interessati ad approfondire, ai fini professionali, le caratteristiche della funzione diplomatico-consolare oltre che il ruolo della diplomazia nelle relazioni internazionali.
Era stato un esperimento riuscito, conclusosi con un breve viaggio a Ginevra con visita alla Rappresentanza permanente italiana presso le Organizzazioni internazionali di Ginevra ed alle sedi delle principali organizzazioni internazionali, e che aveva messo in luce l'interesse tra i giovani laureati per questo tipo di specializzazione.

storia_02 Da questa precedente esperienza nasce dunque il programma di un corso, di durata semestrale e full time, volto all'approfondimento delle materie oggetto del concorso, le quali non sempre rientrano tutte nel normale curriculum universitario dei laureati in Scienze politiche, Giurisprudenza o Economia (si pensi, ad esempio, al problema delle due lingue straniere per i laureati in giurisprudenza, o a quello della storia moderna e contemporanea per i laureati in economia).
Tale progetto è realizzato grazie al determinante contributo finanziario del Ministero degli Affari Esteri.

Mentre per le lezioni delle materie istituzionali ci si avvale di professori universitari, si incarica delle lingue il Servizio Linguistico del Centro Internazionale dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, che si occupa di organizzare e coordinare gli insegnanti madre lingua a cui sono affidati i corsi di inglese e francese.
L'Istituto attiva in questo modo quella che si dimostrerà una lunga e proficua collaborazione con l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, agenzia specializzata delle Nazioni Unite, che ha il suo Centro di Formazione a Torino.
La sede del corso viene infatti situata presso l'ampio ed attrezzato campus del Centro Internazionale, in Viale Maestri del Lavoro, in una delle riadattate palazzine facenti parte del complesso di Italia '61, costruito nel verde del lungo Po in occasione dei festeggiamenti per il primo centenario dell'Unità d'Italia.
Questo fa sì che i partecipanti trascorrano i sei mesi di corso in un ambiente internazionale ricco di stimoli per la loro formazione ed il loro futuro.

Il programma per la preparazione del futuro diplomatico, anche ad una sua prima rapida lettura, appare vastissimo.
Nella Storia delle relazioni internazionali si propongono temi che vanno dall'Europa bismarkiana ai giorni nostri; nel Diritto internazionale dalle fonti ai più recenti sviluppi sulla cittadinanza europea e sui diritti fondamentali dell'uomo; nell'economia si spazia dalla teoria del comportamento del consumatore e del produttore alle più recenti problematiche dell'economia internazionale.

Inoltre il corso si pone l'obiettivo di non limitarsi all'approfondimento di questo ampio e dettagliato programma, ma di offrire al contempo ai partecipanti gli spunti ed i suggerimenti utili nello svolgimento di un buon compito scritto, sviluppando innanzi tutto la capacità di sintesi schematica dei singoli argomenti da trattare e successivamente di approfondimento degli stessi, anche in chiave interdisciplinare.
A tal fine la struttura del corso viene pensata in modo tale da articolarsi in un numero rilevante di ore, con frequenza a tempo pieno da gennaio a giugno, con le lezioni distribuite dal martedì al venerdì e i compiti scritti (circa una ventina, di durata di otto ore) nelle giornate del lunedì.

Negli anni seguenti, tenendo anche conto dei suggerimenti dei partecipanti alle prime edizioni del corso, si decide di concentrare maggiormente le giornate di lezione, dal martedì al giovedì, posticipando di qualche ora il termine delle lezioni pomeridiane e lasciando in tal modo la giornata del venerdì libera per lo studio individuale.

storia_03 Il fatto che ogni anno si formi una classe di 20 - 30 giovani laureati e laureandi, torinesi e non, che frequentano giornalmente il corso, fa sì che si sviluppino tra i partecipanti relazioni amichevoli e di lunga durata.
Scambio di appunti sulle lezioni del corso, preparazione didattica di gruppo, ecc. sono la prassi durante i sei mesi di corso; sostegno morale reciproco durante gli esami concorsuali e nella presentazione delle domande di lavoro agli enti internazionali, "spedizioni" di gruppo a Ginevra e Bruxelles nei diversi uffici delle organizzazioni internazionali per informarsi sui bandi di concorso e sulle possibilità d'impiego di interesse per tutta la classe, è ciò che avviene abitualmente sia durante il corso che nei mesi, e talvolta negli anni, successivi al termine del corso.
Lo stesso spirito di amicizia e di collaborazione reciproca si estende anche al tempo libero, durante il quale gli studenti spesso organizzano gite al mare o in montagna, partite di calcio, feste e cene di gruppo, che coinvolgono anche studenti di altri corsi situati al Centro internazionale, in gruppi eterogenei per provenienza, razze e culture, mentre coloro che vengono da fuori e non conoscono Torino e dintorni possono godere del grande senso di ospitalità spesso dimostrato dai compagni di corso torinesi.

Il Corso di preparazione alla carriera diplomatica e consolare prosegue per ben undici edizioni, dal 1990 al 2000. In questi 11 anni ben 246 studenti provenienti dal Piemonte e da tutta Italia hanno seguito il corso, per la stragrande maggioranza con grande impegno ed entusiasmo: di questi un certo numero è riuscito a superare l'esame ministeriale, altri hanno comunque messo a frutto, nelle scelte professionali successive al corso, la specializzazione acquisita a Torino. Molti hanno avuto l'opportunità di compiere stages presso i servizi del Centro Internazionale di Formazione dell'OIL, alcuni all'estero, altri hanno ottenuto contratti di maggior durata e lavorano tuttora al Centro; altri hanno trovato lavoro negli uffici che si occupano delle relazioni internazionali di Enti pubblici e privati; altri ancora presso Organizzazioni internazionali o Organizzazioni Non Governative o organi comunitari.

Con il 2001, verificando gli effettivi sbocchi e gli itinerari professionali percorsi dai partecipanti alle diverse edizioni del corso, si sente la necessità di far emergere maggiormente, tra gli obiettivi formativi del corso, accanto allo sbocco tradizionale della carriera diplomatica, quelli delle cosiddette "altre carriere internazionali". Appaiono infatti sempre più rilevanti le opportunità offerte ai giovani laureati in discipline internazionalistiche da organizzazioni internazionali, Comunità europee, organizzazioni non governative ecc.
Anche a livello di enti locali, aumenta la richiesta di giovani laureati che sappiano ben destreggiarsi nell'economia, nel diritto e nella storia internazionali e comunitari, e che abbiano una buona conoscenza dell'inglese e di una seconda lingua straniera.

Con l'obiettivo dunque di diversificare ulteriormente gli sbocchi professionali, a partire dall'anno 2001 il corso cambia struttura.

Il nuovo corso, di durata leggermente superiore, dal titolo: Corso di specializzazione in scienze internazionali e diplomatiche, rivolto alla preparazione alla carriera diplomatica e alle carriere e funzioni internazionali e comunitarie, se nella prima parte mantiene la struttura tradizionale formata da lezioni ed esercitazioni di approfondimento delle materie rilevanti per la preparazione del concorso diplomatico, nella seconda parte offre percorsi specialistici di analisi su aspetti giuridici, economici e storici delle relazioni internazionali.

Infatti seguono e si affiancano alla prima parte percorsi di approfondimento su argomenti di rilievo nelle relazioni internazionali, con particolare attenzione al Diritto internazionale dell'economia, al Diritto dell'Unione e delle Comunità europee, alle Nazioni Unite ed azioni per il mantenimento della pace, alla Storia e all'economia internazionali delle differenti aree geografiche, all'Economia dello sviluppo, ecc.

Ai docenti universitari e di madre lingua si affiancano, in numerosi incontri pomeridiani, funzionari dell'OIL e di altre organizzazioni internazionali, di uffici internazionali di Enti pubblici e privati, di organizzazioni non governative, i quali vengono invitati in aula a parlare delle rispettive organizzazioni, delle loro esperienze e delle diverse modalità di reclutamento del personale. Questi incontri, organizzati al fine di orientare i partecipanti sulle scelte e sulle modalità di accesso alle carriere internazionali nelle loro più varie sfaccettature, risultano destare il massimo interesse tra i partecipanti.

storia_04 Negli ultimi anni si approfondisce inoltre la collaborazione con la Società italiana per l'organizzazione internazionale - Sezione Piemonte - che è patrocinatrice del corso fin dalle sue origini e che ha sede anch'essa presso il campus del Centro Internazionale di Formazione dell'OIL. Grazie a questo accordo, i partecipanti al Corso in scienze internazionali e diplomatiche possono seguire le conferenze che vengono periodicamente organizzate dalla SIOI la quale, nell'ambito di cicli tematici specifici, invita a Torino personalità che a diverso titolo, responsabilità ed esperienze professionali hanno vissuto e studiato i problemi relativi alle relazioni internazionali. I cicli tematici, i cui diversi aspetti vengono trattati in modo articolato durante le conferenze, sono sempre di estrema attualità, e spaziano da temi quali: "La politica estera dell'Unione europea e l'allargamento a Est", a "Globalizzazione e commercio internazionale", a "Nuovo quadro internazionale e guerra al terrorismo".

Come già avvenne nel 1987 al termine del primo corso di orientamento alla carriera diplomatica, con il Corso in scienze internazionali e diplomatiche si riprende la possibilità per i partecipanti (a condizione di raggiungere un numero minimo di interessati), di effettuare un breve viaggio di studio a Ginevra con visite ed incontri presso le sedi delle Nazioni Unite, la Rappresentanza italiana permanente presso le Organizzazioni internazionali e le altre Organizzazioni internazionali.
Il primo di questi viaggi - studio è avvenuto nella primavera del 2002.

Infine, a seguito di accordi e convenzioni stabiliti dall'Istituto Universitario di Studi Europei con l'UNICRI (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute), il Centro Internazionale di Formazione di Torino dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro ed il Consiglio Regionale del Piemonte, al termine del corso coloro che ottengono l'attestato di frequenza con esito positivo possono presentare domanda di tirocinio presso tali istituzioni.
La selezione, il numero massimo di tirocini offerti e la loro durata sono stabiliti direttamente dagli Enti interessati d'intesa con l'Istituto Universitario di Studi Europei.
Il tirocinio, che può essere di durata variabile da pochi mesi ad un anno, presso istituzioni che già conoscono il Corso ed il profilo dei partecipanti, offre senza dubbio un'ottima opportunità di far seguire ai sei mesi di corso, un periodo di esperienza "sul campo", esperienza che spesso ha conseguenze rilevanti sulle successive scelte professionali di ciascuno.

Tutte queste nuove attività rendono sempre più ricca di spunti e completa la formazione offerta nell'ambito del corso. Una formazione da sempre orientata verso l'obiettivo di fornire ai partecipanti quel "valore aggiunto" ovvero quelle conoscenze ed esperienze, oltre allo studio manualistico, in grado di portare la preparazione a livelli di eccellenza.
Ciò si traduce da una parte in un aumento dell'impegno per i partecipanti che desiderino approfittare di tutte le numerose opportunità ed attività offerte loro durante i sei mesi di corso, e dall'altra, per lo staff che si occupa del corso, si traduce in un lavoro continuo ed impegnativo che si concretizza sia nel fare in modo che tutto funzioni dal punto di vista organizzativo, ma anche nel continuo contatto con i partecipanti, nel controllo delle presenze, nella predisposizione della documentazione di lavoro, e più in generale nel monitoraggio continuo del buon andamento generale del Corso.

A partire dalla 19a edizione, quella del 2008, il Corso verrà nuovamente rinnovato.
A seguito infatti della sempre più stretta collaborazione con alcuni degli organismi internazionali aventi sede a Torino (CIF-OIL, UN System Staff College e UNICRI), parte del programma, organizzato di concerto tra l'Istituto Universitario di Studi Europei e tali organismi, sarà interamente dedicata all'approfondimento delle caratteristiche del sistema Nazioni Unite. Il nuovo titolo del corso, tenendo conto di tale ulteriore apertura internazionalistica viene così modificato in Corso avanzato in diplomazia e studi internazionali.